Siamo noi gli artefici del nostro futuro!!! Uniti si vince!!!

Questo blog nasce dalla presa di coscienza di alcuni infermieri della loro importanza. Qui troverete molti articoli interessanti, aggiornamenti,

corsi ecm, informazioni sulla mobilità, non mancherà lo spazio per il confronto, il dialogo, l'ascolto, ci sarà la possibilità di porre quesiti di

carattere legale e professionale a cui riceverete risposte da personale competente... E infine c'è spazio per tutti, qualsiasi cosa vogliate

pubblicare sarà messa in risalto.

mercoledì 30 dicembre 2009

Dipendenti pubblici in malattia: da gennaio cambiano le fasce di reperibilità

Da gennaio, entreranno in vigore le nuove fasce di reperibilità per malattia dei dipendenti pubblici. La visita fiscalepotrà essere fatta, la mattina, dalle ore 9 alle ore 13 e, nel pomeriggio, dalle ore 15 alle ore 18. Toccherà, poi, aldottore inviare on line il certificato medico all'Inps, che lo girerà, sempre in via telematica, all'amministrazione diappartenenza del dipendente in malattia. L'annuncio è arrivato, da Palazzo Vidoni, direttamente dal ministro per laPubblica amministrazione, Renato Brunetta, che ha firmato, questa mattina, il decreto interministeriale, cheestende a 7 ore la fascia di reperibilità in caso di visita di controllo. Si torna, quindi, nuovamente indietro sulleconsistenza delle fasce di reperibilità, portate, quest'estate, a 4 ore, dopo che la legge 133 del 2008 le avevaestese a 10 ore giornaliere.Il provvedimento, che sarà pubblicato la prossima settimana nella Gazzetta Ufficiale, ha spiegato Brunetta, si èreso necessario per la preoccupante, a suo dire, "ripresa di comportamenti opportunistici" negli ultimi 4 mesi, chehanno visto crescere le assenze dal lavoro, in media, di circa il 20 per cento. La misura, però, non interesserà tuttii dipendenti pubblici malati. Saranno, infatti, previste eccezioni nei casi di malattie più gravi, quali, le patologieoncologiche e gli infortuni sul lavoro.Altra novità contenuta nel decreto, ha proseguito il ministro "antifannulloni", è la definitiva digitalizzazione deicertificati medici, che scatterà, sempre, da gennaio. Una misura, ha detto, che interesserà non solo il settorepubblico, ma, anche, quello privato, per un totale di circa 15 milioni di dipendenti. Per i primi mesi, sarà consentito,ancora, l'invio cartaceo del certificato di malattia, dopo di che il certificato dovrà viaggiare esclusivamente on line.Per i medici in particolari difficoltà, sarò previsto, comunque, un servizio telefonico per comunicare la diagnosi. Unpasso importante, ha ricordato Brunetta, che, entro il 2010, porterà, anche, alle prescrizioni mediche on line e alcompletamento, in tutte le Regioni, del fascicolo sanitario elettronico.La presentazione del nuovo decreto sulle fasce di reperibilità è stata, anche, l'occasione per fare il punto sul primoanno di applicazione delle misure "antifannulloni". In 12 mesi le assenze si sono ridotte del 38% (dato confermato,anche, l'altro ieri dalla Ragioneria generale dello Stato, nel Conto annuale 2008), con un recupero di oltre 14milioni di giornate lavorate. "È come - ha sottolineato Brunetta - se avessero lavorato 70mila impiegati in più, conun recupero di produttività stimato tra i 300 e i 500 milioni di euro".Ai dirigenti, ora, il compito di vigilare per evitare passi indietro. Responsabili troppo "permissivi" saranno punti conla decurtazione o la mancata attribuzione della retribuzione di risultato, fino alla più grave sospensionedall'incarico, con privazione della retribuzione. Con le nuove norme sul lavoro pubblico, rischia, anche, il medico seattesta il falso: carcere, radiazione dall'albo, decadenza della convenzione con il Ssn e licenziamento in tronco, sedipendente di struttura pubblica. Del resto, anche, l'impiegato "malato" ha una trattenuta sulla componenteaccessoria del suo salario, che varia, da 6 a 12, 13 euro, a seconda del comparto di appartenenza.

sabato 19 dicembre 2009

Nuove fasce reperibilità malattia.

Dalla prossima settimana scattano le nuove fasce orarie di reperibilita' per le visite mediche di controllo dei dipendenti pubblici in malattia. Le nuove fasce sono estese a 7 ore (dalle 4 attuali) e vanno dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. Lo ha detto Renato Brunetta, spiegando di aver firmato la versione definitiva del relativo decreto. Il ministro intende cosi' combattere 'l'assenteismo opportunistico', che negli ultimi quattro mesi sembra essersi riaffacciato tra i dipendenti pubblici.

mercoledì 16 dicembre 2009

Torna il Ministero della Salute.

Torna il Ministero della Salute e gli infermieri tonano ad avere un referente istituzionale importante.Dopo lo scorporo dal maxi Ministero del Welfare, la Legge numero 172 del 13 Novembre 2009 istituisce nuovamente il Ministero della Salute. La normativa è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 28 Novembre scorso e dunque la novità entra in vigore il 13 Dicembre 2009. A partire da questa data potrà essere nominato anche il nuovo Ministro della Salute. Quando fu deciso l’accorpamento dei Ministeri della Salute, del Lavoro e della Previdenza Sociale nell’unico Dicastero del Welfare, gli organi rappresentativi degli infermieri espressero la loro contrarietà. Evidenziarono che un comparto chiave come quello della Sanità necessitava di strutture organizzative e programmatorie specifiche e autonome. Reclamarono perciò un’attenzione particolare e più puntuale da parte del Governo. La legge che reintroduce il Ministero della Salute raccoglie finalmente quelle nostre istanze e restituisce all’ambito infermieristico un soggetto politico diretto con cui confrontarsi. L’obiettivo degli infermieri è quello di migliorare l’offerta di salute ai cittadini. Dal nuovo Ministero e dal nuovo Ministro ci attendiamo un aiuto concreto per raggiungerlo.

Tempestività esposizione turni e cambi turno non concordati.

Con la sentenza della cassazione del 21 maggio 2008 n°14668 sancisce il diritto del lavoratore a programmarsi la propria vita privata.La questione : Molti dipendenti di un’azienda esercente pubblici servizi di trasporto, hanno chiesto al Tribunale di Napoli di condannare l’azienda al pagamento di un’indennità di disagio per omessa tempestiva programmazione degli orari di lavoro. La corte di cassazione ha dato loro ragione , ognuno ha il diritto di programmarsi la propria vita con un anticipo ragionevole e senza cambi non autorizzati che potrebbero compromettere questa liberta' di programmazione.Quindi si ritiene ragionevole ,nel caso dell'infermiere, far uscire i turni almeno il giorno 20 del mese prima, e i cambi turno devono essere concordati con il dipendente.